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08 Dicembre 2014

"FRANCO CUOMO INTERNATIONAL AWARD" SEZIONE TEATRO, PREMIATI IL "PALLADIUM" E MARCO GIORGETTI DIRETTORE DE "LA PERGOLA"

Due storie emblematiche del teatro italiano dei nostri giorni: quella di Marco Giorgetti, direttore generale della Fondazione del Teatro della Pergola di Firenze e quella del teatro "Palladium" dell'Università Roma Tre che sta vivendo da un anno e mezzo una nuova straordinaria stagione. Un dg e un'istituzione sono tra i vincitori del "Franco Cuomo International Award", alla sua prima edizione, intitolato allo scrittore, drammaturgo e giornalista scomparso nel 2007 che si propone di valorizzare nuove forme di espressione culturale, sociale e umana del nostro tempo e la cui cerimonia si terrà il 4 dicembre a Roma nella sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, Senato della Repubblica, (ingresso via della Dogana Vecchia, 29).

Una scelta originale in sintonia con un premio che si prefigge di guardare al futuro senza smarrire il filo rosso che ci lega al passato, nel segno di una nuova visione globale e più ampia della cultura. Franco Cuomo, che ha contribuito a scrivere la storia della drammaturgia italiana contemporanea, sognava un teatro diverso, meno paludato, più sperimentale, nel quale ci potesse essere spazio non solo per spettacoli ben collaudati, fatti da personaggi resi famosi dalla televisione su testi classici, ma anche per spettacoli, messi in scena da compagnie nuove, da autori nuovi con cose nuove da dire. Cuomo partecipò al grande fermento che fu volano del teatro italiano negli anni Sessanta: debuttò insieme a Carmelo Bene con "Faust o Margherita", uno spettacolo di grandissimo successo, e sperimentò in prima linea il teatro politico con "Il Caso Matteotti" e "Compagno Gramsci". Visse poi da protagonista la grande stagione degli anni Settanta e Ottanta, in cui mise in scena testi come "Nerone", "Una Notte di Casanova", "Addio Amore" e tanti altri, ma che si esaurì a metà degli anni Novanta. Anni che segnarono la crisi del teatro italiano che Cuomo visse in prima persona, abbandonando definitivamente la drammaturgia e scegliendo la narrativa.

E' per questo che la giuria ha voluto premiare una personalità come Giorgetti, che non solo è riuscito a scongiurare la chiusura definitiva dello storico Teatro della Pergola di Firenze, ma che, con una politica culturale intelligente e illuminata, ha impresso grande e nuovo impulso a un luogo che è diventato di eccellenza, esempio pilota di un teatro che può produrre e formare e aumentare la sua naturale vocazione internazionale. Un luogo della cultura e della lingua teatrale, di interesse pubblico ma gestito con criteri manageriali. Un esperimento che rappresenta anche un'occasione di rinnovamento per il settore e di occupazione per i giovani e che sta dando i primi frutti. Altissima infatti è la qualità degli spettacoli, 22 di prosa con due fuori abbonamento e quattro prime nazionali. Lavia, Servillo, Accorsi, Orsini, Binasco, Baliani, Battiston, De Capitani e molti altri grandi interpreti. Tantissimi gli attori giovani e tantissime le compagnie giovani che si misurano con novità legate alla nostra lingua e alla nostra cultura, ma anche con testi europei o di drammaturgia estera per una stagione volutamente "non di consumo", che coraggiosamente ha preferito non andare sul sicuro. Proprio come Cuomo aveva sempre auspicato.

L'altra scelta della giuria, Sezione Teatro per la valorizzazione di nuove esperienze culturali, è caduta sul "Palladium" dell'Università Roma Tre, che sta vivendo una nuova fase e che, da oltre un anno e mezzo, con la nuova gestione si è dato nuovi obiettivi e nuove strategie, per realizzare una innovativa e originale esperienza della sua funzione di "Teatro universitario". Oggi il Teatro Palladium è uno spazio di servizio culturale aperto alla città, agli autori, ai registi, agli attori, alle forze culturali, in primo luogo cittadine, ma anche nazionali e internazionali, che si muove su alcune grandi direzioni progettuali,

"fare" innovazione teatrale e "fare" qualità; "fare" cultura attraverso diversi codici e "fare" coscienza democratica e civile.

Ecco gli altri vincitori: Melania Mazzucco e Giovanni Floris rispettivamente per la sezione Letteratura e Letteratura-valorizzazione di nuove esperienze culturali. Emilio Gentile e Azzurra Meringolo, rispettivamente per la Sezione Saggistica e per la Sezione Saggistica- valorizzazione di nuove esperienze culturali.

A selezionare i premiati è stata una giuria composta da intellettuali ed esponenti del mondo della cultura: Otello Lottini, docente del dipartimento di Lingue Letterature e Culture straniere dell'Università Roma Tre che ne è il presidente; il regista Maurizio Scaparro; il presidente del gruppo Gmg e direttore dell' agenzia Adnkronos Giuseppe Marra; Emilia Costantini, giornalista del Corriere della Sera, critico teatrale e scrittrice; Alessandro Bianchi, urbanista docente all'Università Mediterranea di Reggio Calabria; Giancarlo Bosetti, direttore della rivista Reset; Giampiero Mele, imprenditore e saggista; Emanuele Lelli, ricercatore all'Università La Sapienza; Paolo Acanfora, docente di Storia contemporanea alla Iulm di Milano e alla Lumsa di Roma.