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Pubblicazioni

Utopia (di Tommaso Moro)


Autore: Franco Cuomo
Editore: Newton & Compton
Collana: Tascabili economici Newton
Dati libro: 128 p.
Anno: 1994
Tipologia: Varie

ULTIMA RIEDIZIONE
Anno: 2010
Editore: Newton & Compton
Collana: Grandi tascabili economici

Descrizione:

Il capolavoro di Tommaso Moro in una nuova traduzione integrale che tiene conto sia del testo latino originale che di quello inglese, con un'ampia informativa sull'autore, l'opera e le traduzioni antecedenti.

Precede il testo un saggio di Franco Cuomo dal titolo Le catene della felicità, che mette per la prima volta in discussione l'effettiva perfezione della repubblica di Utopia, considerando l'uniformità della vita comune, con cittadini vestiti uguali, in appartamenti rigorosamente uguali, tra mura di città del tutto identiche. Con identici orari di lavoro e di riposo, mense comuni a pranzo e cena, niente sesso fuori del matrimonio, e per svago solo giochi "educativi".


Recensioni:

Libri: una ''noia'' l''Utopia' di Moro secondo la rilettura di Franco Cuomo

Roma, 24 giu. (Adnkronos) - L'isola immaginata da Tommaso Moro nell''Utopia' non è un luogo ideale ma noioso. A descrivere così l'opera che Moro pubblicò nel 1516 in lingua latina con il titolo 'De optimo rei pubblicae statu deque nova insula 'Utopia'' è Franco Cuomo, lo scrittore esperto tra l'altro di mistica medievale, scomparso nel 2007, che ha curato una nuova edizione e traduzione dell'opera principale di Moro uscita per Newton Compton.

Un'edizione pubblicata nella collana dei saggi 'Grandi tascabili economici', nella quale Cuomo offre una chiave di lettura diversa ed inedita. La sua analisi prende corpo da una valutazione disincantata del mondo immaginato da Moro. Secondo Cuomo, infatti, l''Utopia' presenta un luogo in cui tutti sono "vestiti uguali, in appartamenti rigorosamente uguali, tra le mura di città del tutto identiche''.

"Niente sesso fuori del matrimonio e per svago solo giochi educativi. Questa -aggiunge Cuomo- è la repubblica di 'Utopia' dove per giunta è ammessa la schiavitù e si progettano guerre in nome di interessi territoriali e commerciali". Un mondo che, in fondo, appare soprattutto noioso tanto che, "a conti fatti, più che della felicità 'Utopia' si direbbe il regno (anzi, la repubblica) della noia". (segue)

(Clt/Gs/Adnkronos)Libri: una ''noia'' l''Utopia' di Moro secondo la rilettura di Franco Cuomo (2)

(Adnkronos) - A partire da queste considerazioni Cuomo, nella sua introduzione, si pone la questione principale che anima la sua rilettura. "Non si capisce - scrive infatti- come tutto questo possa essere apparso un paradiso, salvo che rapportato alle tremende condizioni di vita cui la popolazione dell'epoca era sottoposta". Le 'magnifiche' 54 città che sorgono nell'isola di Moro, le cui torri si possono vedere fino al mare sono belle ma "uguali l'una all'altra a modello della capitale Castellinaria o Amauroto che vuol dire 'oscura' o anche 'ignota'".

Organizzato secondo principi innovativi, il microcosmo ideale di Tommaso Moro, secondo Cuomo, non è davvero il massimo. La democrazia presenta molte crepe tra le quali "l'esclusione dai pubblici uffici degli atei e materialisti, la tendenza a fomentare discordia tra potenziali nemici per trarne vantaggio".

Una valutazione 'controcorrente' che, nelle parole di Cuomo, approda ad un risultato davvero dirompente: "Utopia' è una galera per chi ci vive. Chissà se Moro se ne rese conto, se mai si risvegliò dai suoi sogni, nel poggiare il capo sul ceppo del boia".

(Clt/Gs/Adnkronos)